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Sanremo 2018: le dichiarazioni di Ermal Meta e Fabrizio Moro dopo la polemica

Dopo le accuse di irregolarità di “Non Mi Avete Fatto Niente”, Ermal Meta e Fabrizio Moro parlano alla stampa. Intanto la loro partecipazione a Sanremo 2018 è ufficialmente regolare: «Non c’è nessuna violazione del regolamento»

Autore Billboard IT
  • Il8 Febbraio 2018
Sanremo 2018: le dichiarazioni di Ermal Meta e Fabrizio Moro dopo la polemica

Ermal Meta e Fabrizio Moro

Il caso di Sanremo che, più di tutti, ha fatto discutere pubblico e critica è quello di Ermal Meta e Fabrizio Moro. Subito dopo la loro prima esibizione, i due artisti sono stati accusati di irregolarità: la loro canzone Non Mi Avete Fatto Niente, infatti, ha il ritornello in comune con un altro brano, Silenzio, presentato due anni fa da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali alle selezioni per i Giovani di Sanremo. L’autore dei due brani, Andrea Febo, è risultato essere lo stesso. Si tratta di plagio? Di autocitazione?

La Rai, dopo aver prima rimandato la partecipazione in gara dei due da ieri a questa sera, ha annunciato che Non Mi Avete Fatto Niente è ufficialmente in gara. Nessun plagio, quindi.


Poco fa, in una conferenza stampa, Meta e Moro si sono espressi su quanto avvenuto. Ermal Meta ha subito fatto una premessa: «Ci conoscete, sapete chi avete davanti. Io e Fabrizio siamo due cantautori. Facciamo questo lavoro da molto tempo. Abbiamo trasformato con fatica la nostra passione in un lavoro». E ancora: «Quando si scrivono canzoni, si cerca di conservarne la bellezza e non di sprecarla. Io e Fabrizio abbiamo già canzoni sufficienti per fare altri tre dischi».

Anche Fabrizio Moro si è mostrato dispiaciuto per quanto avvenuto: «Al di là di quello che si è detto e non detto sul regolamento, la cosa che ci ha fatto stare male è stata la parola plagio. Mi ha fatto male perché siamo due cantautori e non abbiamo bisogno di plagiare nessuno. Tanto più che la canzone Silenzio l’ho scritta io insieme a Febo. Su quel ritornello ho lavorato un anno cercando di dare una forma che poi non è arrivata». E ha concluso: «L’idea è quella di scrivere un pezzo sulla paura che ha condizionato tutti noi in questo periodo storico».


Durante la conferenza stampa Ermal Meta ha voluto mettere in chiaro altre cose: «Ciò di cui siamo sicuri è di mantenere intatta la nostra integrità artistica e lo abbiamo fatto anche questa volta. Non abbiamo usato il campionamento di Nel Blu Dipinto di Blu, ma di una canzone praticamente sconosciuta e l’abbiamo fatta diventare una fotografia del nostro tempo. Inoltre, siamo stati felici che uno dei più grandi cantautori italiani, Claudio Baglioni, ci abbia scelto».

Chiude con una frase Ermal Meta: «Noi creiamo e la creatività è infinita come le vie del Signore».

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