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Fedez, negata l’audizione in vigilanza Rai sul caso Primo Maggio: «Impropria e inopportuna»

Niet da parte di viale Mazzini alla richiesta del cantante per i fatti del Concertone. Potrà al massimo sottoporre una memoria scritta

Autore Billboard IT
  • Il26 Maggio 2021
Fedez, negata l’audizione in vigilanza Rai sul caso Primo Maggio: «Impropria e inopportuna»

Fedez

Per Fedez non ci sarà nessuna audizione in Commissione di Vigilanza Rai. In seguito alla polemica fra il cantante e i vertici dell’azienda – che è sfociata in una querela di diffamazione sporta ieri da quest’ultima – Fedez aveva chiesto a più riprese la possibilità di essere ascoltato dalla Commissione per chiarire il suo punto di vista sui fatti. Niet da parte di viale Mazzini, che ha accolto all’unanimità la valutazione del presidente di commissione, Alberto Barachini. A Fedez sarà comunque data la possibilità di inviare una “memoria” scritta.

Le motivazioni della Rai e la reazione di Fedez

La Commissione di Vigilanza – come riporta Adnkronos – ha ritenuto tale audizione “impropria e inopportuna”: «Impropria per il ruolo della Commissione ed anche alla luce del fatto che non vi sono precedenti. Inopportuna per le azioni legali in corso, intraprese da Rai e annunciate da Fedez sui social».


Il caso finirà dunque in tribunale. Nel motivare le circostanze della querela per diffamazione (per via della pubblicazione dell’audio della telefonata intercorsa fra Fedez e l’azienda), la Rai contesta la “illecita diffusione” di tale registrazione e la diffamazione aggravata “della società e di una sua dipendente”.

«Paura eh? Questi erano quelli del “serve un contraddittorio”», ha commentato dal canto suo Fedez in una story di Instagram. E ancora: «Il leghista che ieri ha annunciato la querela della Rai nei miei confronti (Massimiliano Capitanio, capogruppo in Vigilanza Rai, ndr) ieri diceva questo: “Ci siamo già dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in audizione in Vigilanza”. E oggi si rifiutano di ascoltare la mia versione dei fatti in commissione di vigilanza Rai. Ne prendo atto. Non credo ci sia nulla da aggiungere».


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