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Dal Serraglio all’Alcatraz: storia del successo di Bugo

Bugo sposta la data milanese in una location più grande. Questo conferma un’unica cosa: il vincitore in tutto questo polverone mediatico è lui

Autore Giovanni Ferrari
  • Il20 Febbraio 2020
Dal Serraglio all’Alcatraz: storia del successo di Bugo

© Paolo De Francesco

Oggi, giovedì 20 febbraio, Bugo ha annunciato lo spostamento della sua data milanese dal Serraglio all’Alcatraz. E inutile dirlo: questa è la dimostrazione definitiva di cosa sia rimasto dalle polemiche sanremesi.

Dopo la sua scelta di abbandonare il palco dell’Ariston durante l’esibizione con Morgan sulle note di Sincero – in seguito alle accuse dell’artista di Monza – Bugo è entrato in un polverone mediatico molto più grande di lui. Cristian Bugatti (questo il suo vero nome) è finito in più trasmissioni TV parlando della sua amicizia con Morgan, del suo dispiacere di come sia andata a finire e di come rifarebbe tutto ciò che ha fatto. Pure quel gesto istintivo ma così corrispondente alla sua natura di artista.


Lo stesso ha fatto Morgan che, come risaputo, è ben più abituato a polemiche, rinunce e a giustificazioni nei salottini televisivi. La creatività dello stesso artista è cosa nota. Così come è noto l’apporto che Morgan ha dato alla cultura musicale italiana.

Ma arrivati a questo punto della fiction melodrammatica Bugo-Morgan, resta un unico dato. Sanremo è innanzitutto una vetrina per promuovere la propria musica. Per consolidare il rapporto con il proprio pubblico e, magari, per conquistarne nuove parti. E, mentre Morgan da Barbara D’Urso mette all’asta il foglio con il testo modificato di Sincero (già virale e già protagonista di molti, moltissimi, meme sul web), Bugo sposta la sua data del 20 marzo dal Serraglio all’Alcatraz (qui le informazioni).


Il suo ultimo disco, Cristian Bugatti, non è alla #1 (come erroneamente affermato in alcune trasmissioni mainstream) ma sta senza dubbio riscuotendo un buon successo. Lo sappiamo tutti: la televisione può creare personaggi, distruggerne la credibilità di altri. È un medium delicato, da saper utilizzare con intelligenza. E Bugo, sotto alla sua aria così timida e riservata, l’ha saputo sfruttare alla grande. Raccontando la sua storia, rimarcando sempre il suo dispiacere per l’amicizia (ora messa in discussione) con Morgan e cercando di puntare tutto sulla sua musica. Così facendo ha conquistato la casalinga di Voghera. E mica solo lei.

Bugo è in giro dalla fine degli anni Novanta, ha all’attivo 10 album e il suo stile unisce la canzone d’autore all’elettronica e al folk. Forse era necessaria tutta questa confusione perché l’Italia intera si potesse accorgere della sua storia e delle sue canzoni. Forse. Ma in ogni caso, una cosa è certa: il vincitore di tutta questa storia è solo lui.

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