Interviste

“Avete mai fatto l’amore ascoltando Wagner?” – Q&A con Marlon Williams

Marlon Williams ha una voce da semi-crooner alla Richard Hawley ma possiede anche un falsetto interessante e mai eccentrico che lo rende interessante all’ascolto. Lo fa soprattutto con il suo ultimo album, “Make Way for Love”

Autore Tommaso Toma
  • Il15 Aprile 2018
“Avete mai fatto l’amore ascoltando Wagner?” – Q&A con Marlon Williams

Marlon Williams, classe ’90, arriva dal Lyttelton, una bella cittadina nella stretta baia che si trova sotto Christchurch, Nuova Zelanda, e ama da sempre la musica country. Lui ha una voce da semi-crooner alla Richard Hawley ma possiede anche un falsetto interessante e mai eccentrico che lo rende interessante all’ascolto. Lo fa sopratutto con il suo ultimo album Make Way for Love, prodotto da Noah Georgeson: un disco che piacerà a chi ama i classici, da Leonard Cohen all’Elvis dell’ultimo periodo.

Marlon Williams (foto di Steve Gullick)

Il primo disco che hai amato alla follia?


Il 45 giri di Sound and Vision di David Bowie. Lo comprai a una bancarella quando avevo più o meno 8 anni e fu il primo disco che possedetti tutto per me. Quel senso del possesso della musica, il fatto che apparteneva solo a te, era una vera emozione.

Tre band o artisti che avresti voluto vedere ma non sei mai riuscito a farlo?


David Bowie, The Band e Jackie Wilson.

La copertina più bella di sempre?

Quella che mia madre ha disegnato per il 7” di A Touch of Evil, dell’incredibile band country rock neozelandese The Renderers.

Vinile, CD, streaming o download: come ascolti la musica?


Lo streaming è l’unico modo pratico per me per ascoltare musica al giorno d’oggi. Ho un sacco di dischi a casa ma sono in tour per la maggior parte del tempo quindi la mia scelta è Spotify.

La città dove hai visto i locali più belli?

Penso che Melbourne spicchi come città con la più alta concentrazione di ottimi locali e la maggior parte di essi sono pub vecchi e sporchi: The Gasometer Hotel, The Evelyn, The Corner, The Fitzroy… Ce ne sono tanti.

La colonna sonora più bella di sempre?


Quella di Insidious.

La canzone perfetta da ascoltare il giorno del proprio compleanno?

Il mio compleanno è a capodanno, quindi Auld Lang Syne è ovviamente “numero uno” (lo dice in italiano, ndr).

E per fare l’amore?


Ahah, che cosa italiana. Avete mai fatto l’amore ascoltando Wagner? Vi assicuro che è un’occasione appropriata per ascoltare l’ouverture della Tannhäuser.

E per sfogare la rabbia?

1000 Corrections per Second di Lowfish. Ascoltatela in loop finché non siete troppo stanchi per arrabbiarvi.


Q&A Extra

Scegli i tre migliori “heartbreak album” e spiegaci perché proprio quelli.


È una classificazione difficile. I cuori spezzati accomunano la maggior parte della musica e, anche se capisco il desiderio di etichettare qualcosa come “album da breakup”, mi sembra un po’ riduttivo.

È vero che hai considerato l’idea di registrare un pezzo techno? Quali sono i producer elettronici che ami di più?

Assolutamente. Spero che la possiate ascoltare un giorno. Io ascolto un sacco di cose diverse, ma ho un debole per la house francese, come Mr. Oizo. Mi godrei l’opportunità di lavorare con i Röyksopp.

Dicci tre artisti neozelandesi che trovi fantastici (io ho adorato i The Chills).


I Tiny Ruins, con cui sono in tour al momento, sono assolutamente mozzafiato. Il songwriting di Hollie è epicamente bello. Motte, il nome d’arte da solista della mia amica Anita Clark, crea paesaggi sonori incredibili. E poi Aldous Harding: se non avete ancora sentito Party, fatelo subito.

Puoi dirci di più sul testo di Vampire Again?

Quella canzone sono solo io che mi piego, provando a trovare una definizione della mia personalità attraverso la recitazione.


Ascolta Make Way for Love di Marlon Williams in streaming

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