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Buon compleanno Michael Jackson! Il Re del Pop avrebbe 63 anni

Prematuramente scomparso nel 2009 proprio mentre stava preparando il suo grande ritorno sulle scene, Jacko è rimasto per tanti aspetti una leggenda insuperata e insuperabile

Autore Andrea Angeli Bufalini
  • Il29 Agosto 2021
Buon compleanno Michael Jackson! Il Re del Pop avrebbe 63 anni

Foto di Abi Skipp - CC BY 2.0

Sarebbero stati 63 gli anni che avrebbe compiuto oggi, 29 agosto, Michael Jackson, se nel giugno del 2009 un attacco cardiaco a seguito di un’iniezione di Propofol (farmaco anestetico somministratogli avventatamente contro un’insonnia cronica dal suo medico, in seguito condannato per omicidio colposo) non avesse stroncato la sua ancora giovane vita e la sua carriera, la più stellare di tutto il mondo.

“Bianco o nero”, “cattivo” o “pericoloso”, l’ex bambino prodigio diventa l’“invincibile” Re del Pop grazie alla realizzazione, alla fine del 1982, di Thriller, lo strepitoso album prodotto da Quincy Jones, che con oltre 34 milioni di copie soltanto negli USA è il long-playing più venduto della discografia di tutti i tempi (secondo soltanto a Their Greatest Hits: 1971-1975 degli Eagles).


Michael Jackson, enfant prodige e artista totale

Geniale artista riservato di indole, Michael Jackson – cantante, compositore, ballerino, attore, produttore – è uno dei veri e propri miti assoluti dello show business. Il suo patrimonio musicale spazia dall’R&B alla disco music, dal pop-funk alla dance intarsiata di rock, oltrepassando confini geografici e barriere razziali di ogni tipo. Il suo originale stile di danza (su tutti il più celebre è il “moonwalk”) è tra i più gettonati nelle scuole di ballo di tutto il pianeta e i sofisticati video che accompagnano le sue canzoni sono dei piccoli capolavori firmati dai registi più acclamati.

Nato a Gary, cittadina dello stato americano dell’Indiana, in una modesta famiglia afroamericana, ottavo di dieci figli, Michael Joseph comincia a cantare con i suoi quattro fratelli, Jackie, Tito, Jermaine e Marlon, alla tenera età di 5 anni distinguendosi da subito con il suo eccezionale talento naturale per il canto e la danza. Cresciuto a “Bibbia e musica” secondo i rigidi dettami del padre/manager, il piccolo Michael diventa l’enfant prodige di quella che sarà la prima band a piazzare quattro singoli d’esordio consecutivi al n. 1 della Hot 100 di Billboard.


A cominciare da I Want You Back del 1969 pubblicato dalla Motown, etichetta di cui diventa l’emblema di quel sound spensierato e allegro per teenager (e non solo), definito all’epoca “bubblegum soul”, ben accetto dal pubblico sia nero che bianco. La Jackson-mania dilaga anche quando, lasciata in modo poco amichevole l’etichetta di Barry Gordy, Michael e i suoi fratelli, diventati The Jacksons per l’occasione, firmano a metà anni ’70, in pieno terremoto disco music, un contratto milionario frutto di una joint tra la Epic e la Philadelphia International Records che pubblica per il quintetto mega-hits da dancefloor come Shake You Body (Down to the Ground) e Blame It On the Boogie.

La carriera solista

Nel frattempo Michael continua con successo la sua inarrestabile carriera solistica iniziata sul finire del 1971 con il suo primo album Got to Be There, definito da Rolling Stone un insieme di “innocenza e vero professionismo”, contenente la ballad I Wanna Be Where You Are. Nel 1977, nel film The Wiz (con Diana Ross protagonista) Jackson interpreta Scarecrow, lo spaventapasseri. Lì avviene il magico incontro tra il quasi ventenne Michael e Quincy Jones, autore della colonna sonora del lungometraggio.

Da lì la fortunatissima partnership tra i due durerà per dieci anni. A cominciare dall’album Off the Wall del ’79, tripudio disco-funky capitanato dalla strepitosa Don’t Stop ‘Til You Get Enough, composta interamente da Michael, che, trionfando nelle charts mondiali, svela a tutto tondo la versatilità vocale di Jacko tramite un micidiale falsetto inframmezzato alla tecnica del “singhiozzo”vocal hiccup – divenuta una delle caratteristiche principali del suo modo di cantare.

Ma la vera apoteosi arriva con Thriller, inebriante miscellanea di R&B, soul, pop, funk, rock e post-disco, composto per la maggior parte da Jackson stesso, che, grazie a brani come Billie Jean e Beat It, staziona in cima alla classifica di Billboard per 37 settimane catturando tutti i premi e riconoscimenti esistenti. Da quel momento il baby fenomeno di un tempo diventa una semi-divinità.


L’elettrico duetto con Mick Jagger, State of Shock, e il mega progetto benefico We Are the World, anticipano Bad, altra pietra miliare per il Peter Pan della musica. Agli inizi degli anni ’90, trasformatosi da “cattivo” in “pericoloso” con Dangerous, altro album che irrompe al n. 1, trainato dalla hit Black or White, Michael gode ancora di un trono saldo, anche se comincia progressivamente a vacillare nel privato.

Il declino

La chiacchieratissima vitiligine che lo rende sempre più bianco, l’imbarazzante metamorfosi del volto, la causa (vinta) per molestie sessuali nei confronti di minori. Tutto ciò congela per dieci lunghi anni la sua attività artistica ostacolata anche da controversie con la sua casa discografica. E a poco servirà dichiararsi Invincible: ultimo suo album di studio, che, pur vendendo più di dieci milioni di copie, non riporta la superstar a monopolizzare la scena come un tempo.

Quando poi tutto è pronto per un trionfale ritorno sulle scene con un tour londinese previsto per l’estate del 2009 denominato This Is It, piomba la notizia della sua prematura scomparsa.

Gone Too Soon, titola un suo brano: nonostante un destino avverso abbia strappato troppo presto il re al suo adorante popolo, l’immenso regno musicale dell’eterno fanciullo rimane avvolto da un’aura di immortalità.


5 brani essenziali di Michael Jackson

  • Don’t Stop ‘Til You Get Enough
  • One Day in Your Life
  • Rock with You
  • Beat It
  • I Wanna Be Where You Are

5 brani essenziali dei Jackson 5 / The Jacksons

  • Blame It on the Boogie
  • Show You the Way to Go
  • Shake Your Body (Down to the Ground)
  • Can You Feel It
  • The Life of the Party

Andrea Angeli Bufalini è giornalista, critico musicale e scrittore e da anni funzionario Rai nel settore radiofonico musicale. Ha realizzato assieme a Giovanni Savastano il prezioso volume bestseller pieno di illustrazioni La Storia della Disco Music edito da Hoepli.

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