Eventi

Ylenia Lucisano è pronta per il suo primo tour europeo: la nostra intervista

Partirà domani da Mare Culturale Urbano (Milano) il tour europeo di Ylenia Lucisano. Insieme a lei sul palco a Milano anche Tricarico

Autore Benedetta Minoliti
  • Il23 Novembre 2019
Ylenia Lucisano è pronta per il suo primo tour europeo: la nostra intervista

Daniele Barraco

La cantautrice Ylenia Lucisano è pronta a partire per il suo primo tour europeo. Questa tournée – durante la quale porterà sul palco il suo ultimo album, Punta Da Un Chiodo in Un Campo di Papaveri – inizia domani, domenica 24 novembre, a Mare Culturale Urbano a Milano. E vedrà sul palco insieme a lei un ospite davvero speciale: Tricarico.

L’ultimo progetto della cantante, dedicato a Francesco De Gregori, è composto da undici tracce. Attraverso i brani Ylenia racconta storie della sua vita, a tratti surreali e spesso complicate, con l’obiettivo di evocare suggestioni e immagini in chi l’ascolta.


Abbiamo intervistato Ylenia Lucisano e abbiamo parlato del suo album, del tour e dell’amicizia con Francesco De Gregori e Tricarico.

Parliamo del titolo dell’album, Punta Da Un Chiodo in Un Campo di Papaveri. Da dove nasce l’immagine che dà questo titolo così forte al tuo lavoro?


Volevo provare a far scaturire nella testa di chi legge che questo titolo è quasi una piccola fiaba, un’introduzione al mondo onirico e sognante di questo disco. Ho voluto fare in modo che chi lo leggesse potesse farsi delle domande e non rimanesse indifferente. L’immagine in sé è nata da un sogno. Mi capita di fare dei sogni che poi durante il giorno mi rimangono impressi e spesso mi suscitano delle emozioni che poi trasformo in canzoni.

Hai dedicato l’album a Francesco De Gregori. Com’è nata questa tua passione?

La passione per De Gregori è nata grazie alla mia famiglia. Quand’ero piccola mi ritrovavo ad ascoltare i vinili che c’erano in casa, di tantissimi artisti italiani, ma lui era quello che mi dava sempre più emozioni. Ho iniziato a comprare i suoi dischi da sola, perdendomi nei suoi testi e cercando di capire cosa volesse trasmettere. Così ho davvero capito che, come dice anche lui in una sua canzone, «non c’è niente da capire».

E poi vi siete incontrati…


Questo è un esempio di quando si parla di “casi della vita”. Quando certi amori nascono spontaneamente e si coltivano senza aspettative poi la vita ti porta ad avere a che fare con le cose che ami e che hai sempre sognato. Questo è stato proprio il mio caso, perché ho avuto l’opportunità di far ascoltare, indirettamente, a De Gregori il mio primo disco. Lui poi mi ha contattato e mi ha invitato ad aprire alcune sue date. Con questo secondo album, invece, sono andata direttamente a casa sua a fargli ascoltare la preproduzione. Il minimo che avrei potuto fare era dedicargli questo lavoro. Lui mi ha donato tantissimo artisticamente e mi ha dato delle grandissime opportunità.

Sempre parlando del tuo nuovo album, c’è una canzone che per te è stata più difficile da scrivere ma che quando l’hai sentita nella sua versione definitiva ti ha dato soddisfazione?

Forse A Casa di Nessuno, la traccia che apre il disco. È una canzone molto emotiva e io la sentivo un po’ troppo. Probabilmente non riuscivo a dargli il giusto valore a livello vocale e anche di testo. Ci abbiamo lavorato tantissimo e alla fine è venuto fuori un bel lavoro e l’abbiamo messo in apertura dell’album, come se facesse da introduzione a tutto il resto.



Parliamo del tuo ultimo singolo, La Sintesi. In questo brano parli della tua malinconia di vivere. Com’è nata questa canzone e cosa intendi per “malinconia di vivere”?


A un certo punto non mi ricordo più come nascono le canzoni, perché il processo diventa “inconsapevole”. Dalla scrittura alla produzione finale dei brani ci sono tante fasi. Non ricordo esattamente quando e com’è nata, però volevo descrivere questo mio modo di essere che molto spesso viene frainteso e preso per asocialità o tristezza. Sinceramente anch’io ci ho messo un po’ di tempo per capire che cosa fosse, se mi stessi sbagliando io o le persone che mi circondavano. Ma non c’è giusto o sbagliato, ognuno sceglie il proprio modo di approcciarsi alla realtà. La malinconia non è tristezza, depressione, non è qualcosa di negativo, ma è un modo di percepire la realtà che mi circonda. Tendo a soffermarmi sulle cose, mi piace ascoltare più che parlare. La malinconia non viene da agenti esterni, secondo me si nasce malinconici, e non bisogna cercare di eliminarla.

Domani, domenica 24 novembre, partirà il tuo tour europeo. Che cosa porterai sul palco e come ti senti?

Mi sento come se non dovessi partire. Forse non sto considerando la cosa per quella che è. Sicuramente è molto importante, in generale, per la carriera di chi vuole fare musica e vuole farsi ascoltare, ma sto cercando di non dargli troppo peso, perché altrimenti poi vado in ansia (ride, ndr.). La vedo come un gioco, qualcosa che mi può dare ispirazioni una volta elaborata l’esperienza. Sicuramente ho voglia di divertirmi, di confrontarmi con un pubblico diverso. Non ho particolari aspettative. Voglio fare quello che mi piace fare, al di là che può essere vicino casa o a chilometri di distanza. Per me questo non fa molta differenza.

Parlando della prima data, ci sarà un ospite speciale: Tricarico…


L’amicizia con Tricarico è nata grazie a Francesco De Gregori. Ci ha fatti conoscere durante l’ultimo opening act che ho fatto per lui. Io sono sempre stata una sua fan e l’ho sempre seguito, quindi per me è stata un’emozione. Mi ha confermato quello che ho sempre pensato di lui: è un artista incontaminato, vero, di quelli che se ne fregano delle mode e sono quello che cantano. L’ho invitato ad essere special guest durante la prima data del tour, a Mare Culturale Urbano. Probabilmente salirà sul palco verso la metà del concerto e proporrà alcuni dei suoi più grandi successi.

Le date del Ylenia Lucisano Eurotour

24 novembre: Milano, Mare Culturale Urbano (special guest Tricarico)

25 novembre: Marseille (Francia), Le Champ de Marse

26 novembre: Alise Sainte Reine (Francia), Attendan ITALIART


27 novembre: Dijon (Francia), Cellier de Clairvaux

28 novembre: Dijon (Francia), Trininad Place du Theatre

29 novembre: Bruxelles (Belgio), Piola Libri

30 novembre: Parigi (Francia), Pinot Grigio


1 dicembre: Amsterdam (Paesi Bassi), Mixtree

3 dicembre: Eijsden (Paesi Bassi), House Concert

5 dicembre: Berlino (Germania, Oblomov

6 dicembre: Monaco (Germania), Bellevue


7 dicembre: Francoforte (Germania, Kollettivo Frankfurt @ Heming’s Coffee

Share: