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Aiello tra “Meridionale” e “Ora”: «Canto il new pop del Sud»

Dal 2 marzo Aiello porterà a Sanremo un pezzo sul suo concetto di sesso Ibuprofene. Il 12 marzo arriverà invece il nuovo disco, omaggio alla sua Calabria

Autore Billboard IT
  • Il19 Febbraio 2021
Aiello tra “Meridionale” e “Ora”: «Canto il new pop del Sud»

Aiello / Gabriele Gregis

«Benvenuti nella mia cucina!». Si apre con una battuta distensiva la conferenza stampa organizzata su Zoom da Aiello e il suo staff per presentare l’album Meridionale in uscita il 12 marzo, e il brano Ora, che il cantante calabrese porterà a Sanremo.

L’atteso secondo album dell’artista ha un obiettivo ben preciso: «È modo per confermare che il successo del primo disco non è stato un abbaglio. Come sempre ho provato a fare un lavoro di grande onestà e trasparenza, senza tradirmi in nessun modo».

Il titolo dell’album, Meridionale, non è causale. Aiello è infatti originario di Cosenza, che gli ha dato i natali nell’85. Ed è proprio alla sua Calabria che è dedicato un pezzo di disco: «Mi andava di dedicarlo alla terra che mi ha dato la voce. Una terra spigolosa e aspra, piena di ombre, ma molto generosa, circondata dal mare, piena di sapori forti e persone accoglienti». Il cantante ci tiene comunque a precisare che non c’è in gioco nessun dualismo tra il Nord e un «meridione che appartiene a tutti».

Gabriele Gregis

Il fil rouge di Meridionale? La contaminazione («è il concetto a cui sono più legato»), che tra pop, flamenco, R&B, sonorità classic, street e urban darà vita ad un’esperienza di sound e vibrazioni molto variegata. La Calabria torna protagonista anche in questo caso: «La mia terra è stata soggetta a diverse colonizzazioni… Ho voluto rispettare questo percorso culturale».

New pop meridionale

Il disco in uscita nasce dalla collaborazione con i due produttori, Brail e Alessandro Forte, a cui si aggiunge Mace. Il beatmaker – nel pieno di una delle fasi più luminose della sua carriera – ha infatti co-prodotto con Brail e Swan il brano che Aiello porterà alla 71esima edizione di Sanremo.

Il cantante cosentino ha poi speso parole al miele per l’unico featuring del disco. È la giovane napoletana SVM, scoperta per caso in una playlist e conosciuta di persona al Giffoni, apprezzata per un mix R&B di «coolness e qualità» che Aiello ha voluto assicurarsi nel disco.

C’è stato spazio lungo la press conference anche per un paio di contributi video pre-registrati da Brail e SVM. La cantante ha presentato il loro feat Di Te Niente («Mi sono innamorata di questo singolo, e non vedo l’ora che sia anche vostro»), mentre Brail ha offerto una rapida panoramica dei suoni che troveremo in Meridionale («Aiello spinge sempre per unire generi e influenze diverse»), e che definiscono «un nuovo pop meridionale».

Dal fado alla musica turca, dall’Andalusia al Sud Italia, ogni elemento contribuirà infatti con un colore a dipingere un quadro «new pop» in cui i cortocircuiti, gli «schiaffi e gli abbracci» fanno da collante:

«Ho sempre sognato una musica che potesse essere fatta di grandi abbracci, lacrime, commozione, ma anche schiaffi, sudore, scosse».

Aiello ha poi condiviso tre snippet dal disco. Il brano Farfalle («ispirato ad un quadretto con tre farfalle dietro ad un vetro che ho in casa»), Scomposto («Forse la ballad per eccellenza del disco. Sicuramente il manifesto della mia persona») e Per la prima volta, ispirato al clubbing berlinese («Dovevo far capire fin da subito che ho voglia di ballare»).

Aiello a Sanremo

Dopo la presentazione del disco, si passa a Sanremo e a Ora. Un pezzo nato da una riflessione durante il primo lockdown, dopo la consapevolezza acquisita di essere stati stronzi in un rapporto. Una storia di «sesso ibuprofene», che ognuno potrà interpretare a suo piacimento («tossico, curativo…»).

Dal 2 marzo Aiello porterà a Sanremo un pezzo sul "sesso Ibuprofene". Il 12 marzo arriverà invece il nuovo disco, omaggio alla sua Calabria

Ma Aiello come sta vivendo il Festival? «Suonare con l’orchestra è un’emozione. Per due volte le loro parole di partecipazione dopo le prove mi hanno fatto venire da piangere… sembravo un coglione!», ha detto ridendo.

Dopo aver ringraziato Colapesce e Dimartino per aver “predetto” la sua vittoria alla corsa per il premio della critica, ha ammesso che non era il Festival che si sognava di vivere in passato: «Onestamente non credevo che sarebbe stato cosi complesso e difficile viverlo. […] Da due settimane sono come un pacco Amazon sbattuto a destra e manca. Questa tensione del Covid si accavalla a quella legata a Sanremo. Zero famiglia, zero amici, zero sesso».

Protocolli a parte, l’emozione di Aiello per il Festival è palpabile. Sa bene quanto quel palco faccia tremare le gambe a tutti, «che tu sia un gigante o una formica». Ma lì potrà «farsi conoscere da più persone possibili».

Da Battisti a Draghi

In chiusura «il più piccolo tra i big» della kermesse ha condiviso due fun fact con i giornalisti. Per sottolineare la sua vocazione per la contaminazione e gli incontri con altri mondi, ha raccontato di quando si trovò a cantare cover di Battisti e Ramazzotti in Australia, presso una galleria d’arte aborigena.

Non finisce qui, perché nel pezzo di Sanremo ci sarà anche una specie di Easter egg a tema politico. Un gioco di parole profetico, che fa da «spoiler velato» all’attuale quadro di governo: «Ho anticipato il Draghi nazionale nel testo senza saperlo!».

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