Hip Hop

Mecna: «Con “Mentre nessuno guarda” scelgo un altro modo di espormi»

Domani Mecna pubblicherà il nuovo album, la cui copertina è stata dipinta su un murales in centro a Milano dallo street artist Richard Wilson

Autore Filippo Motti
  • Il15 Ottobre 2020
Mecna: «Con “Mentre nessuno guarda” scelgo un altro modo di espormi»

Il murales di Richard Wilson in Via Festa del Perdono

Domani uscirà Mentre Nessuno Guarda, il nuovo disco di Mecna. Reduce dall’apprezzato joint album Neverland (realizzato con Sick Luke), il rapper e grafico Corrado Grilli torna con un progetto solista che si preannuncia palpitante già dall’immagine che ne cattura il concept.

Un lavoro atteso, che Mecna presenta alla stampa all’Università Statale di Milano. Non un caso, ma una scelta che si riallaccia direttamente al discorso della copertina.


Un particolare cruciale per ogni progetto, ma che in questo caso assume ancor più valore. L’artista di Non dormo mai sa bene quanto realizzare una cover ad hoc per un disco sia un’arte. Lo sanno bene anche i colleghi del rap game, che spesso e volentieri si affidano al suo estro. Ma non sono i soli a stimare gli artwork di Corrado.

Qui entra in gioco Richard Wilson, street artist londinese, famoso per le sue gigantografie murali disseminate in diverse città nel mondo (tra le più note i ritratti di Stevie Wonder a Detroit, di Will Smith a Philadelphia e di Ronaldo a Santo Antonio, Madeira).


Universal Music Italia ha infatti deciso di prendere la palla al balzo, affidandosi a Mecna e Wilson (per la prima volta in Italia) per omaggiare il rapporto tra Milano e la musica. Lo fa con un murales, realizzato da Richard di fronte alla sede dell’Università degli Studi di Milano di Via Festa del Perdono, a due passi dal Duomo.

https://www.instagram.com/p/CE49LMDFs-_/

Lo street artist ha rappresentato sulla parete a disposizione il dipinto ad olio realizzato da uno scatto di Mecna, che l’artista ha scelto di utilizzare come cover del suo ultimo lavoro discografico. E proprio a pochi metri dall’opera che il cuore meneghino ospiterà per un mese, il rapper ci presenta Mentre Nessuno Guarda:

«Mentre nessuno guarda è un titolo che vuole racchiudere un po’ tutto il significato in primis del disco, però in realtà anche del mio modo di fare musica. Alla fine mentre nessuno guarda tu sei te stesso al 100%, no? Io credo che quando faccio musica sono me stesso al 100%, seriamente. Dico delle cose che magari non rivelo neanche alle persone che mi stanno vicine. C’è anche un po’ una metafora del mio percorso, io non ho mai avuto i riflettori puntati su di me, mi sono costruito in maniera molto graduale, togliendomi disco dopo disco le mie soddisfazioni. È anche un modo per dire che mentre nessuno guarda io faccio il mio».

Il progetto era stato anticipato da un cortometraggio omonimo, firmato dal regista Enea Colombi e caricato da Mecna sul suo canale ufficiale di YouTube:


«Il corto è una cosa che volevo fare da un po’, era una tipologia di espressione che mi mancava. Con Enea Colombi (il regista, ndr) ci eravamo conosciuti anni fa, e ci siamo detti di fare qualcosa di diverso. Verso marzo/aprile ci siamo sentiti e questa cosa ha iniziato a prendere forma. Io stavo scrivendo il disco – lui non lo sapeva –, gli ho proprio detto “Ti mando qualche provino, pensiamo a qualcosa perché mi piacerebbe introdurre il disco con un corto”. Cerco sempre di fare delle cose un po’ diverse o con i mezzi che ho, quindi il corto vuole introdurre il pubblico nel mood del disco».

Uno dei luoghi comuni più diffusi nel rap game è che Mecna abbia fondato il suo successo sulle canzoni tristi, ritrovandosi così uno zoccolo duro di aficionados che gode nel vederlo soffrire.

«Prima era un peso questa cosa che tutti mi dicevano “Fai canzoni tristi, che palle!”. Poi in realtà ho capito che quando faccio musica mi piace farla con questa attitudine, non vuol dire che sia depresso, perché non lo sono, ma quando faccio musica esprimo queste sensazioni. Quindi ultimamente ho sempre meno tenuto nascosto questo lato, rendendolo anzi più estremizzato con una copertina come questa».

La cover di Mentre nessuno guarda raffigura infatti Mecna intento ad asciugarsi le lacrime con un fazzoletto. Un frame con un senso ben preciso.


«Mentre nessuno guarda tu sei debole, ed è quello che volevo esprimere con questa copertina. Tutti mostriamo il lato migliore delle nostre vite, nemmeno troppo corrispondente alla realtà. C’è anche un altro modo di esporsi, che non è quello di essere sempre vincenti. All’interno del disco ci sono raccontate anche debolezze e fallimenti. Volevo che fosse quasi una maniera iconografica di rappresentare questo gesto semplice, il piangere. Per quello abbiamo scattato una fotografia e abbiamo chiesto a Richard Wilson di dipingere murales e copertina. Volevo che fosse ancora più estremizzata questa cosa».

Lo street artist, intervenuto durante la conferenza di presentazione, non ha nascosto la propria stima per Corrado: «Ogni immagine creata da lui mi è di ispirazione».

Il cantante ha poi speso due parole sull’eredità lasciatagli dalla parentesi Neverland.

«L’esperienza con Luke sicuramente mi ha fatto sciogliere ancora di più, mi sono confrontato con un ragazzo un po’ più giovane di me ma con un’attitudine ancora molto simile. È il motivo per cui poi ci siamo presi così tanto. Abbiamo due caratteri e approcci simili. Sicuramente mi sono portato dietro l’essere presente in fase di creazione anche della musica. Con Neverland ho imparato a farlo».


Mentre nessuno guarda è impreziosito da featuring importanti e mirati. C’è Izi, che ha dato man forte a Mecna nell’estratto Vivere, che conta già oltre due milioni di stream su Spotify. E ancora Frah Quintale, Ernia:

«Tutti gli artisti che cerco di mettere nei dischi hanno sempre dei punti in comune con me, a volte più nascosti, altre più palesi. Izi in realtà lo avevo conosciuto tempo fa a Genova, era stato a un mio concerto. Non ci eravamo troppo parlati, però poi ci siamo sentiti negli ultimi tempi. Di lui oltre al fatto della consciousness mi piace che sia anche molto versatile come credo di essere anche io. Confrontarci su un pezzo come Vivere è stato vincente. Frah (Quintale, ndr) per me è uno dei migliori artisti che abbiamo attualmente. Ho avuto modo di conoscerlo, è super easy, ci siamo trovati e ci siamo confrontati su un pezzo che forse non ti aspetti da me e lui. Sarebbe stato più facile fare la ballata».

https://www.instagram.com/p/CGCobmel3cZ/

Non stupisce l’ospitata di Madame, artista affine, probabilmente la rapper più in forma in questo momento, capace come pochi altri di toccare certe corde quando canta sul beat: «Ho visto le ultime cose che sta facendo, mi sono riconosciuto molto anche a livello di gusto musicale, è figo che una ragazza così giovane abbia scelto di fare quella cosa lì».

Ha spiazzato la presenza di Guè Pequeno in Punto Debole. Molti fan di Mecna vedono Guepek molto distante dalla produzione e dallo stile del loro beniamino. Ma proprio per questo c’è da credere che il loro feat farà scattare quel genere di cortocircuito degno di ogni classico istantaneo:


«Se ascolti i suoi dischi ci sono tanti pezzi molto personali e intimi, certe cose le trovi. È un approccio leggermente diverso, però i punti di contatto ci sono e infatti Punto debole è un brano che parla di un amore travagliato. Io ne ho parlato alla mia maniera, lui alla sua».

Ascolta Vivere di Mecna

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