Hip Hop

Lil Jolie è la giovane promessa italiana dell’urban

Venti anni, da Caserta, Lil Jolie si mette in gioco con il SoundCloud rap, dove non abbondano i nomi femminili. Oggi esce Diamanti e l’abbiamo intervistata

Autore Silvia Danielli
  • Il3 Aprile 2020
Lil Jolie è la giovane promessa italiana dell’urban

Lil Jolie

Già di donne rapper in Italia non ce ne sono moltissime. Se poi prendiamo un genere specifico come il cosiddetto SoundClound Rap, nel nostro Paese troviamo davvero pochissimi esempi. Ma uno di questi è sicuramente Lil Jolie. Giovane artista di Caserta, ovvero in mezzo alla Terra dei Fuochi, è un’artista urban di 20 anni da tenere d’occhio. Oggi pubblica il suo nuovo pezzo, Diamanti, prodotto da Close Listen. Angela Ciancio, così il suo nome all’anagrafe, è cresciuta con i Pink Floyd, grazie al padre, e con la chitarra da quando aveva 5 anni, grazie al nonno.

Il nome d’arte Lil Jolie, la “piccola Jolie” è per la somiglianza con Angelina Jolie, data dai grandi occhi azzurri e dalle labbra carnose, e ovviamente per il nome Angela. E poi, spiega «perché sono una sua super fan della Jolie, l’ho sempre vista come un mito soprattutto dopo aver visto Ragazze Interrotte alle medie. Un giorno una mia amica ha visto una mia foto e mi ha detto scherzando: ma guarda che le assomigli pure! Allora nella caption della foto su Instagram ho scritto Lil Jolie perché andavano di moda i vari Lil. Da Lil Peep, che ovviamente mi è sempre piaciuto anche lui, a Lil Pump, Lil Wayne etc. Da lì me lo sono tenuto».


Angela cresce con il classico sogno di diventare cantante e non si trova benissimo con i compagni di classe, soprattutto per la differenza di gusti. Inizia a postare delle canzoni su SoundCloud che raccolgono i primi commenti positivi e inizia a frequentare altre persone, a lei molto più affini, a Napoli e a Roma. Finché arriva il classico incontro decisivo.

«È stato con Close Listen, produttore romano di 27 anni che ha lavorato molto con i Tauro Boys. Poi lui mi ha presentata al mio attuale manager Sergente che è anche il manager di Ketama126. Da lì sono entrata in contatto con tutta la Love Gang da Pretty Solero a Franco126».


Il tuo primo pezzo ufficiale è stato Farsi Male, uscito qualche mese fa, come è nato?

In cameretta, come la maggior parte delle mie canzoni e poi l’abbiamo finita in studio con Vipra. L’ho scritta in un periodo molto triste che per fortuna è terminato. Adesso è il momento di Diamanti, della luce e della rinascita.

Pensi che non torneranno più quei momenti?

No, be’, lo dico anche in Diamanti: c’è la luce alla fine delle tenebre ma le tenebre non scompariranno mai per sempre. La vita è fatta sempre di periodi scuri e altri più luminosi.


Si possono trovare aspetti positivi anche in questo periodo in cui dobbiamo stare chiusi in casa e continuiamo a ricevere brutte notizie?

Sì, per esempio mi sono riavvicinata alla mia famiglia e ad amici che avevo perso. Sto più tempo con me stessa e quindi posso anche scrivere.

Lil Jolie, sei praticamente la prima donna ad aver collaborato con la Love Gang, giusto?

Ah sì, è vero. Con tutti loro mi sono trovata benissimo.


Come mai ci sono così poche ragazze nella scena rap e urban?

La scena urban è molto limitata. Non so come mai ma sarebbe bello se si creasse una squadra.

Senti alcune artiste vicine a te?

Non molte. Forse l’unica che apprezzo molto è Mara Sattei perché è più vicina all’r’n’b.


Per te è fondamentale che i testi siano scritti da te? A volte alcune rapper sono state accusate di non farlo ma di farseli scrivere dai colleghi maschi.

Ci tengo moltissimo. È ciò che mi rende più fiera: quando esce un pezzo scritto interamente da me.

Che ne pensi di ANNA e di Bando?

È molto lontana da quello che faccio io ma ci sta, mi piace molto. Buon per lei che ha tutto questo successo.


Ti interessava il rap napoletano da piccola?

No, ascoltavo i Pink Floyd con mio padre e verso l’adolescenza ho iniziato a ascoltare altri gruppi come gli Oasis. Il rap napoletano l’ho scoperto solo di recente e gli artisti che sento più affini a me sono Luché e Coco.

Ora che cosa ascolti e che cosa stai facendo?

Non so definire il mio genere ma per i miei lavori mi piace sperimentare sempre. Ora ascolto The Weeknd, Billie Eilish, Halsey, Bryson Tyller, Drake, 6LACK. Mi è piaciuto moltissimo l’ultimo album di Trevor Daniel: ci rivedo Lil Peep con suoni rivisitati.


Conosci Kina di persona? Siete quasi coetanei, lui è di Acerra, tu di Caserta.

Non ci siamo mai incontrati ma abbiamo amici in comune e ci siamo scritti! Lui mi ha proposto di fare un brano insieme e io lo apprezzo moltissimo, è l’unico italiano che sia riuscito a ottenere risultati del genere in America (ha vinto un disco d’ORO in US con Get You To The Moon, ndr).

Anche tu Angela hai iniziato come lui, e come tanti, a scrivere le canzoni in cameretta ma amavi anche uscire giusto?

Sì, io sono scappata da piccolissima dalla mia città per andare a Napoli. Non mi piaceva stare a casa e anche adesso è la stessa cosa. Ma a volte ho bisogno di concentrarmi per scrivere. Per questo ora va bene anche questo periodo per essere più produttiva possibile.


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