Guarda in anteprima la live session di “Senza Fiato” di Nicolaj Serjotti

Anticipato dai singoli Ottobre, Scarabocchi e Latitudine, il 27 novembre è uscito l’album d’esordio di Nicolaj Serjotti, Milano 7 (La Tempesta Dischi / Virgin Records). Una bella boccata di novità per la scena italiana: con le sue barre in cui non esita a mettere a nudo la propria emotività, il 22enne rapper milanese fa proprie formule già apprezzate a livello internazionale (pensiamo a Mac Miller, per esempio), ma innovandole con una produzione ultra-minimale e incastri metrici inusuali. Senza Fiato è uno degli episodi più intimisti della tracklist e ve la proponiamo oggi in questa live session in anteprima realizzata per la serie Live in Tuci. Abbiamo colto l’occasione per fare a Nicolaj anche qualche domanda sul suo progetto musicale.
È un disco che suona molto intimo nonostante l’ispirazione così “urban” del titolo. In che modo la pulsazione della metropoli entra nei tuoi brani?
Direi che questa componente suburbana è presente in tutto il disco, anche se non ne parlo quasi mai. È un po’ il fil rouge di Milano 7. Riascoltandolo mi accorgo che anche nei passaggi più intimi emerge l’influenza della contrapposizione fra metropoli e provincia, fra frenesia e calma. Determina tutto ciò che racconto, e soprattutto il modo in cui lo racconto da una prospettiva vicina a Milano, ma non troppo.
I tuoi testi hanno una carica emozionale molto marcata, cosa che ti accomuna ad alcuni rapper italiani e internazionali. Da cosa scaturisce, di solito, la tua scrittura?
Scaturisce dal quotidiano, dalla mia reinterpretazione delle esperienze che vivo. Spesso mi trovo a scrivere senza sapere precisamente di cosa voglio parlare, e mentre la canzone prende forma mi rendo conto che rispecchia sensazioni e pensieri che ho in quel periodo. È anche un modo per capire meglio cosa mi succede, è come potermi parlare da fuori.
La produzione dei brani è notevole: raccontaci il lavoro che fai con Wuf e Fight Pausa.
Con Fight Pausa e Wuf si è creata da subito un’intesa sia a livello personale sia artistico. Siamo riusciti a costruire il nostro piccolo universo sonoro in cui emergono le sfumature e le particolarità di ognuno. Abbiamo lavorato a Milano 7 per due anni, scivolando dall’Ableton di Wuf a quello di Fight P, e il risultato è un ibrido tra le mille influenze e idee che ci hanno accompagnato nel percorso. Dream team, per quanto mi riguarda: non vedo l’ora di trovare nuove sonorità ed evoluzioni per il progetto con loro.
In Milano 7 compare un unico featuring, quello di Generic Animal, con il quale avevi già collaborato per la sua Alveari. Che tipo di rapporto artistico vi lega?
Io e Generic abbiamo due background diversissimi in quanto ad ascolti: forse anche per questo riusciamo a incastrarci bene quando collaboriamo. Quello che ci lega artisticamente, a mio avviso, è una ricerca di equilibrio. Ascoltando i pezzi di entrambi mi sembra che siano accomunati da una leggerezza ricca di dettagli. Poi in realtà è successo varie volte che ci siamo trovati ad ascoltare gli stessi artisti, ad esempio quando è uscito 3 Nights di Dominic Fike, o l’altro giorno quando mi ha fatto scoprire Alaska Reid e sono impazzito.
Guarda in anteprima la live session di Senza Fiato di Nicolaj Serjotti
Nicolaj Serjotti – Bio
Nicolaj Serjotti, 22 anni, viene dalla provincia di Milano. Si affaccia alla scrittura sin dai primi anni di liceo e nello stesso periodo conosce Wuf, con il quale comincia a collaborare da subito. Nel 2018 i due pubblicano Oversized Thoughts, un breve EP che determina la nascita dell’immaginario del progetto. Poco dopo entrano in contatto con Fight Pausa, con cui nasce un’intesa che li porta a lavorare insieme al primo disco di Nicolaj, Milano 7, pubblicato da La Tempesta / Virgin Records il 27 novembre.