Elettronica

Coclea: luci al neon ed elettronica cool

L’EP di debutto di Coclea (all’anagrafe Luca Bresciani) è “Worst Impulse”. Nella sua musica synth analogici e digitali filtrati da distorsori e pedali da chitarra, o effettati in synch con basi elettroniche

Autore Tommaso Toma
  • Il13 Aprile 2018
Coclea: luci al neon ed elettronica cool

Coclea

Abbiamo visto di recente questo ragazzo suonare alla Base di Milano, un evento davvero ben fatto con un light show davvero degno dei club berlinesi e ovviamente ci ha colpito la produzione di questo giovane esordiente producer presentata con synth analogici e digitali filtrati da distorsori e pedali da chitarra, o effettati in synch con basi elettroniche. Lo abbiamo incontrato appena finito lo show e intanto per voi se volete sentirlo, la giusta sintesi di tutto questo è l’Ep di debutto Worst Impulse appena edito per Prismopaco Records/Edizioni Rubate.

Presentati, quali sono le tue coordinate musicali?


Sono Luca Bresciani, musicista e compositore milanese, che dopo anni di studi in pianoforte classico e jazz e varie esperienze in progetti musicali, divento Coclea, decidendo di indirizzare le mie energie verso la musica elettronica, la mia passione di sempre. Negli anni, infatti i miei ascolti sono stati tra i più svariati, ma non sono mai mancati quelli di attitudine più “electro” come gli Air, Amon Tobin, Mr. Oizo, Massive Attack, Moderat, Chemical Brothers, Daft Punk, Digitalism, Justice e più recentemente Boys Noize, James Holden, Nils Frahm, Gesaffelstein.

Descrivi a un neofita quello che fai


Suono e compongo musica utilizzando sia strumenti analogici che digitali filtrati da distorsori e pedali da chitarra, il tutto sostenuto da basi elettroniche. Ai concerti propongo un light show reactive per un live fatto tanto di programmazione quanto di improvvisazione.

Chi è il DJ/producer che apprezzi di più?

Il producer che apprezzo maggiormente è sicuramente Trentemoller ; di lui ho sempre amato la cura e la stratificazione dei suoni, le complesse atmosferedecadenti….è stato durante un suo live che ho potuto apprezzare appieno il fascino dell’impatto “corale” di un concerto di musica elettronica con band strumentale, il perfetto tra un concerto rock/punk con molodie “sintetiche”; quello che poi cerco ho cercato di riportare nelle mie produzioni e nei miei live.

Aphex Twin o Kraftwerk? Passato o presente?


Entrambi, con un cocktail di James Holden, N.Frahm, Boys Noize del futuro

A proposito che cos’è per il il “presente” inteso ovviamente in senso musicale?

In questo momento è la scena grime, ma ho anche scoperto da poco i Son Lux i quali sento che mi stanno influenzando molto nelle nuove composizioni – nonostante siano molto distanti dalla techno

Perchè non vuoi fari vedere in viso? Non ti sembra una cosa che sta “passando di moda”?


Ma nooo… è solo un pò del mio lato dark e timido che prevale, per cui preferisco la penombra alle luci della ribalta; in alcune foto sono con mezzo volto al buio, ma non ho nulla in contrario a mostrarmi in viso, lo sa bene chi mi ha già visto nei live

I tre dischi di elettronica che hai sentito di più?
Probabilmente sono “Moon Safari” degli Air , “The last resort” di Trentemoller e “The Eraser” di Thom Yorke!

Il locale più bello dove sei stato a ballare?

La Balera dell’Ortica


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