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The Voice of Italy 2018: le dichiarazioni dei coach J-Ax, Al Bano, Francesco Renga e Cristina Scabbia

Da giovedì 22 marzo torna The Voice of Italy su Rai2. I coach di questa edizione (condotta da Costantino della Gherardesca) sono J-Ax, Al Bano, Cristina Scabbia e Francesco Renga

Autore Giovanni Ferrari
  • Il16 Marzo 2018
The Voice of Italy 2018: le dichiarazioni dei coach J-Ax, Al Bano, Francesco Renga e Cristina Scabbia

Torna The Voice. A partire da giovedì 22 marzo, infatti, si inaugurerà una nuova edizione del talent show, celebre per le sue audition al buio. Una formula rinnovata che vede nuovi nomi alla giuria e un nuovo conduttore. Dei quattro coach, solo uno si è già seduto sulla postazione di The Voice of Italy: si tratta di J-Ax. Gli altri giudici, invece, saranno Al Bano, Francesco Renga e Cristina Scabbia. Dopo l’esperienza degli scorsi anni di Federico Russo, arriva una nuova conduzione del talent di Rai2 con Costantino della Gherardesca.

Il direttore di Rai2 Andrea Fabiano ha spiegato: «Abbiamo deciso di tornare a puntare pesantemente su questo talent per una serie di motivi. Sentivamo la mancanza della formula, dell’estetica, del linguaggio del talent in Rai». E ancora: « Abbiamo innanzitutto fatto la composizione della squadra dei coach, aggiungendo tre persone che hanno la possibilità di portare al programma una freschezza, una novità, nella loro interazione, nel loro ruolo».

Le novità non mancano. Prima tra queste, un impianto scenografico rinnovato rispetto al passato. Poi, alcuni cambiamenti nel formato dello show. Come il fatto che un coach può impedire a un altro di aggiudicarsi il talento durante le “Blind Auditions” (si tratta di un cambiamento già avvenuto in America e che l’Italia è il primo paese ad applicare tra tutti i format europei di The Voice presenti). Infine, uno switch che, però, lascia qualche perplessità: quest’anno se nessuno dei quattro giudici decide di non girarsi durante le Blind Auditions, a fine esibizione non ci sarà il momento in cui i coach spiegano il perché di questa scelta. I giudici resteranno di spalle e l’aspirante cantante lascerà lo studio. Una scelta che forse ha motivazioni più “televisive”, ma che esclude il confronto (sempre costruttivo nella musica) tra i giudici e i talenti. Peccato.

The Voice of Italy 2018 sarà più breve delle scorse edizioni: ci saranno di fatto solo 8 puntate. La metà di queste sarà affidata alle “Blind Auditions”, senza dubbio il punto di forza del programma. Così, 48 artisti (12 per coach) arriveranno alle due puntate dei “Knock Out”. Alla fine di questo percorso, ci sarà un’unica puntata di “Battle” (dove si sfideranno i 16 talenti rimasti, 4 per squadra). A fine puntata delle “Battle”, ogni coach sceglierà un solo artista che andrà alla Finale (unica puntata in diretta), serata che decreterà il vincitore di The Voice 2018.

Anche quest’anno è presente una partnership tra The Voice e Universal che si occuperà della gestione dell’uscita discografica dell’artista vincitore.

J-Ax, già abituato al format di The Voice of Italy, ha spiegato: «Io ho sempre cercato la voce nel senso della timbrica. Cerco qualcuno che sia riconoscibile dalla voce».

Gli ha fatto eco Al Bano: «Quando penso a The Voice, penso a Celentano, Morandi, ecc. Penso quindi ad artisti che si sappiano far riconoscere fin da subito. Chi ha passione si vedrà».

L’icona del metal italiano Cristina Scabbia, leader dei Lacuna Coil, è invece nuova a un’esperienza televisiva di questo tipo: «Nonostante i miei 20 anni di carriera, sono la novellina di questo programma. Ringrazio la Rai per questo atto di coraggio che hanno avuto su di me. È bello che si possa puntare su un tipo di musica non mainstream».

Ha concluso Francesco Renga: «Mi ha sempre affascinato il meccanismo delle “Blind Auditions”. Ho sempre pensato che la voce in sé racconti tutto. Quando ci chiama un amico lontano che non sentiamo da tanto, la prima cosa che capiamo dalla voce è come sta, come si sente. Questa è la magia della voce prima ancora che quella del canto. Io cerco la fame».

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