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Sebadoh, gli inventori del lo-fi, ci regalano una playlist unica

Grazie alle intuizioni di Lou Barlow dei Dinosaur Jr. hanno creato un genere, i Sebadoh a marzo arrivano in Italia: a Bologna, Torino e Milano

Autore Tommaso Toma
  • Il16 Febbraio 2020
Sebadoh, gli inventori del lo-fi, ci regalano una playlist unica

I Sebadoh, foto di Justin Pizzoferrato

I Sebadoh sono stati agli inizi degli anni ’90, grazie alle intuizioni di Lou Barlow dei Dinosaur Jr., gli inventori del genere lo-fi.

Canzoni che sembrano approssimate e amatoriali, incise senza spese pazzesche e pensate come risposta al pop da classifica.


Dal punto di vista formale ma anche concettuale fu una autentica rivoluzione che fece proseliti lungo tutti i decenni successivi fino a oggi, addirittura possiamo per certi versi pensare che Billie Eilish sia  – seppur marginalmente  – una “figlia” del lo-fi.

Dopo un lungo silenzio e una serie di ristampe dei loro album fondamentali (tra cui l’imprescindibile Bullbe & Scrape del 1993) i Sebadoh sono tornati in studio e hanno prodotto Act Surprised (Fire Records) e adesso son tornati anche sui palchi di mezza Europa, toccando per fortuna anche il Belpaese: il 24 marzo saranno al Locomotiv di Bologna, il 25 al Circolo della Musica di Rivoli (TO) e il 26 al Serraglio di Milano. Ci ha fatto una bella playlist decisamente “militante” il bravissimo batterista Bob D’Amico che suona con loro dal 2013.


Franco Battiato Una Cellula

Questa canzone e l’album che la contiene (Foetus) sono entrati nella mia testa da quando il DJ / manager /chef del Bottletree di Birmingham, in Alabama, me l’ha fatta sentire lì molti anni fa. Questa bellissima traccia di musica prog-italiana italiana ricorda leggermente i lavori degli anni ’70 di Brian Eno, ma Battiato ci ha piazzato quel suo stile tradizionale e particolare da crooner sopra questi incredibili paesaggi sonori tracciati dal synth.



 

Minutemen The Roar Of The Masses Could Be Farts

Il titolo dice il vero! Vorrei che fossero ancora assieme oggi per aiutarci ad affrontare questa merda dello stato attuale delle cose. Vorrei che D.Boon fosse vivo in questo momento per esprimere ciò che molti di noi sentono dentro e ci ispirasse per una reazione. La politica non appartiene alla musica? Sappiamo cosa D.Boon potrebbe pensare di quel punto di vista … le masse si trasformano in sette, poi in “macchine assassine” e il loro “ruggito” (roar, ndr) si basa su un sacco di bugie e aria fritta. Questa canzone, fuori dal capolavoro Double Nickels on the Dime, sono “i tre fratelli di San Pedro” E il mio eroe è George Hurley.

 



James Brown Talkin’ Loud And Sayin’ Nothing

È un nostro diritto “adottare” alcuni dei testi preferiti che ci aiutino a dare voce, ad amplificare ciò che vogliamo dire! Questa canzone ha quel tipo di testo, ovviamente. Bootsy e Jabo dimostrano cosa significa essere una vera sezione ritmica. E, come sempre, il canto di James s’intreccia alla grande tra le linee del basso e della batteria. Perfezione.



Eddie Palmieri Y La Perfecta Vamonos Pa’l Monte

Eddie Palmieri e la sua band dal nome La Perfecta hanno ampliato i confini della salsa con questo rivoluzionario album omonimo del 1971. Riesce a portarci dai primi ritmi afro-cubani alla New York negli anni ’70 e aggiungerci tutto quello che è arrivato, è stato aggiunto lungo la strada. Questa canzone è nata dal quel genio che è Eddie Palmieri nella sua “base”, il South Bronx, New York City. I testi, scritti insieme a Ismael Quintana, sono una sorta di “chiamata alle armi” o “una chiamata alla decompressione” o entrambi. Castro diede vita al potere della rivoluzione cubana dalle montagne della Sierra Madre e tutti noi dobbiamo ricordarci che abbiamo sempre quella possibilità di far arrivare quel momento della rivoluzione. Anzi si sta avvicinando.



 

Hüsker Dü Divide And Conquer

Bob Mould è qui un profeta. Questi testi possono essere adattati nei confronti di tutti i governi “maligni” da quando questa canzone è stata pubblicata, nel 1985. Negli Stati Uniti era il periodo di Reagan e sicuramente ispirò Bob. Per quanto cattivo fosse Reagan, il suo comportamento sembra così caricaturale rispetto a ciò che succede oggi. Posso solo ascoltarla ad altissimo volume almeno 4, 5 volte di seguito!



 

Woodie Guthrie This Land Is Your Land

Siamo cresciuti cantando questa canzone durante gli eventi scolastici e le celebrazioni del 4 luglio e siamo stati condizionati a non conoscerne il vero significato fino a quando non si diventava adulti, se non mai. Almeno è andata così per me. A volte dimentichiamo che abbiamo il diritto e il dovere di appropriarci del nostro paese e non solo di cederlo a chi urla di più! Siamo qui e non andremo da nessuna parte, quindi guardati le spalle dai figli di puttana.



 

Public Enemy Black Steel In The Hour Of Chaos

Oldie but a goodie; Un classico. Chuck era ed è anche un profeta!



The Meters Lonesome And Unwanted People

Cosa manca di più al mondo in questo momento? L’empatia.




Frank Zappa You Are What You Is

Zappa aveva davanti un’America che affrontava le tendenze religiose e fasciste di Reagan, Falwell, ecc. Ancora una volta, che cosa bizzarra. Quei “giovanotti” credevano davvero che ciò che stavano facendo fosse un bene per la gente. E oggi è in corso uno spettacolo clownesco che fa ancora più danni. Brown shoes don’t make it (altra celebre canzone di Zappa dall’album Absolutely Free, ndr) e nemmeno quelle da clown!



Charles Mingus Fables Of Faubus

Già esprime tanto la versione strumentale ma Mingus, per fortuna, l’ha suonata a casa aggiungendoci la voce a questa semplice canzone di protesta. Sfortunatamente ne abbiamo bisogno ancor più oggi.  Scrivi, dipingi, parla, esci per le strade; è l’unica strada. Proprio come ci ha detto Mingus, dipende tutto dal potere delle persone. Ora è il momento!



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