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Con l’installazione “Piero Pelù/Marat” il rocker ora diventa opera d’arte

Il pupazzo con le fattezze dell’artista è stato creato per il film “I Cassamortari” di Claudio Amendola del 2021

Autore Billboard IT
  • Il21 Luglio 2022
Con l’installazione “Piero Pelù/Marat” il rocker ora diventa opera d’arte

Piero Pelù/Marat, foto ufficio stampa

Piero Pelù diventa un’opera d’arte, nell’installazione “Piero Pelù/Marat”. L’idea nasce da Leonardo Cruciano, effettista italiano molto noto nel cinema e nella televisione, e dalla Cineteca Milano. Piero Pelù, appare raffigurato come nel celebre dipinto La morte di Marat (Jacques-Louis David, 1793) accasciato sul lato, morto.

L’installazione “Piero Pelù/Marat” è accompagnata da fotogrammi di tutti i film che hanno ritratto la loro versione del quadro. Da “Il Padrino” di Coppola a “A proposito di Schmidt” con Jack Nicholson, da “Napoléon” di Abel Gance fino all’opera video “Lady Gaga/Marat”. In occasione dell’opera parte inoltre una rassegna cinematografica che ospita, ogni sabato fino alla fine dell’esposizione, la proiezione dei film che citano l’opera di David.


I progetti per il futuro di Piero Pelù, manichino iperrealista

Il manichino, replica del cantante, era stato creato per il film I Cassamortari di Claudio Amendola (2021). Nel film il rocker muore e viene quindi preparato al funerale dalla società dei protagonisti. Ora la sua replica diventa protagonista di questa installazione, e si parla già di prossime esperienze per il dummy/manichino. La Cineteca Milano sta pensando infatti ad un “Piero Pelù che fa cose”, a metà fra la pagina meme di qualche anno fa “Matteo Renzi che fa cose” e lo gnomo da giardino di “Il magico mondo di Amelie”. Così potremmo trovare un Piero Pelù direttore di sala, cassiere, stagista intraprendente.

Matteo Pavesi, direttore di Cineteca Milano ha dichiarato che «l’istallazione ha molto a che fare con i ready-made di dadaista memoria. Un oggetto che, estrapolato dal suo contesto quotidiano, assume un altrosignificato e un’altrafunzione, talvolta trasformandosi concettualmente in un’opera d’arte. Il nostro Pelù è un dummy iperrealista. Questa riproduzione di Pelù è anche un modo di ripensare al lavoro dei creatori di effetti speciali e trucchi per il cinema, alla loro creatività capace di travalicare il perimetro della scena cinematografica per raccontarci altre storie».


L’installazione “Piero Pelù/Marat”, inaugurata lo scorso 25 luglio, sarà esposta fino al 23 ottobre, alla Cineteca Milano MIC. Per informazioni è sufficiente visitare il sito ufficiale.

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