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“Licorice Pizza” di Paul Thomas Anderson è (anche) una corsa nel portentoso sound anni ’70

Nel nuovo film dell’acclamato regista californiano la musica è una delle protagoniste assolute. Perché recitano le HAIM (brava Alana), compare Tom Waits e poi per la colonna sonora con il brano originale di Jonny Greenwood. Da domani al cinema, da non perdere

Autore Silvia Danielli
  • Il16 Marzo 2022
“Licorice Pizza” di Paul Thomas Anderson è (anche) una corsa nel portentoso sound anni ’70

Cooper Hoffman e Alana Haim. Sono i protagonisti di Licorice Pizza

Di Licorice Pizza, il nuovo film di Paul Thomas Anderson che uscirà in Italia domani dopo essere stato rimandato da più di un mese, hanno già scritto tutti benissimo.

Fresco vincitore di un BAFTA per la migliore sceneggiatura, candidato a ben 3 Oscar, critiche positive all’unisono. Un post social di Eagle Pictures Italia ha così deciso in questi giorni di ironizzare sul fatto che non tutti i film d’autore siano per forza noiosi. E infatti Licorice Pizza non è lo per niente.


Licorice Pizza, una corsa accompagnata da una canzone portentosa

Se Licorice Pizza dovesse essere riassunto in un’immagine probabilmente sarebbe una corsa accompagnata da una canzone portentosa. La corsa dei due protagonisti, insieme o separati, in tutti i momenti più importanti di questo coming of age, rappresenta più che mai un atto estremamente liberatorio.

Con la musica che è più che una protagonista per questa pellicola. E non soltanto perché il titolo stesso prende il nome dalla catena di negozi di dischi in California e perché compaiono davvero molti artisti. Ci sono le tre HAIM. La co-protagonista è Alana Haim, chitarrista e tastierista delle HAIM, accompagnata dalla sue sorelle e compagne di band (che interpretano proprio le sorelle anche nel film, con i loro veri genitori). Con la rock band californiana tra l’altro Paul Thomas Anderson condivide molte cose oltre all’origine comune: per loro ha girato alcuni videoclip e la loro mamma era la sua insegnante di arte al liceo. E poi c’è Tom Waits, che certo interpreta solo un cameo ma è pur sempre Tom Waits. E poi canzoni incredibili. Dalla perfetta Life on Mars di Bowie che già ci aveva fatto sognare con il trailer. A una Peace Frog dei Doors, inserita come una ciliegina succosa sulla torta.


E poi Slip Away di Clarence Carter, July Tree di Nina Simone, Lisa, Listen To Me di Blood, Sweat & Tears. Ma prestate attenzione anche a Blue Sands del Chico Hamilton Quartet e Buddy Collette, che accompagna a lungo un momento decisamente senza senso del film, dove non riusciamo a capire cosa stia succedendo, e quindi ci angoscia notevolmente.

Nella colonna sonora anche il brano originale scritto da Johnny Greenwood dei Radiohead

Per non parlare del pezzo originale di Jonny Greenwood dei Radiohead, Licorice Pizza, che già aveva curato tutta la colonna sonora del precedente film di Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto. È un brano struggente. Proprio come questo film, anche se anni fa, quando lavoravo per una rivista maschile che ora non c’è più, mi avevano espressamente detto che era un aggettivo che non si poteva utilizzare.

Ma struggente lo è, senza implicare note di eccessivo romanticismo, anzi. Perché Licorice Pizza è anche parecchio buffo e divertente. È la storia, che non segue una particolare trama, anzi, piuttosto fotografa episodi che si susseguono in maniera più o meno cronologica, di Gary ed Elana. L’anno è il 1973 e il luogo è la San Fernando Valley, 25 anni dopo Boogie Nights, il primo film di P.T.A ambientato proprio lì e dal mood in filigrana decisamente più cupo. Compaiono anche altri attori pazzeschi come Sean Penn e Bradley Cooper, impegnati in ruoli macchiettistici e molto riusciti, ma Gary ed Elana sono i protagonisti assoluti.

Nel cast anche Cooper Hoffman, figlio di Philip Seymour

Gary Valentine, interpretato da Cooper Hoffman (figlio del compianto Philip Seymour che era attore adorato da Paul Thomas Anderson) è un ragazzino di 15 anni decisamente intraprendente e sicuro di sé, per il quale PTA ha raccontato di essersi ispirato alla figura di un produttore amico quando era giovane. Nel film stesso Gary è già un attore in erba, ghost writer per l’agenzia di pubbliche relazioni di sua madre e imprenditore. Elana, invece, ha 25 anni e non sa bene che cosa vuol fare nella vita: fa fotografie a pagamento per gli studenti della scuola ma è solo un’attività temporanea. È sicuramente più sgamata di lui, ma solo in apparenza. Ha un volto davvero unico (bravissima la Haim che riesce a interpretare mille emozioni) e un sex appel naturale che colpisce immediatamente. Sicuramente colpisce Gary che annuncia subito che lei sarà la donna della sua vita.


«Non esco con un ragazzino», gli risponde Elana all’inizio. E poi pian piano ci esce, combina guai con lui, lo salva svariate volte e si fa salvare. Lo accompagna. Ma soprattutto: ci corre insieme. Tantissimo.

Da domani al cinema anche in Italia. Sicuramente da non perdere.

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