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Secondary ticketing: TicketOne presenta un esposto all’AGCOM

TicketOne ha voluto presentare un esposto all’AGCOM per sollecitare l’applicazione delle misure previste all’interno della Legge sul secondary ticketing

Autore Billboard IT
  • Il29 Marzo 2019
Secondary ticketing: TicketOne presenta un esposto all’AGCOM

Michelle Jimenez/Unsplash

Oggi si è svolta a Milano una conferenza stampa in cui TicketOne ha raccontato la propria posizione nei confronti della lotta al cosiddetto secondary ticketing. Stefano Lionetti, AD di TicketOne, ha voluto fare il punto sulla situazione.

«Abbiamo intensificato nel tempo tutte le misure di prevenzione contro il bagarinaggio online a noi possibili. Ma bisogna andare oltre perché il fenomeno non può essere controllato solo attraverso il mercato primario».


Il punto è la Legge sul secondary ticketing, in vigore dal 1° gennaio scorso. TicketOne ha voluto presentare un esposto all’AGCOM per sollecitare l’applicazione delle misure previste all’interno di questa legge.

«Prima non ci eravamo mai mossi sul piano legale. I fatti dimostrano che non esistevano i presupposti giuridici per agire, ma ora è stata fatta una buona legge, tra le più chiare ed avanzate in Europa. È tempo di applicarla», ha spiegato Lionetti.


«Nonostante il fenomeno si sia chiaramente ridotto, esistono ancora tre siti, ben individuabili, che continuano a speculare sulla rivendita di biglietti. Ci aspettiamo che le misure di divieto e le sanzioni previste, se coerentemente e tempestivamente applicate, possano sconfiggere definitivamente il fenomeno».

Il DG della società, Andrea Grancini, ha continuato così: «La nostra missione è da sempre quella di facilitare e tutelare il pubblico, per questo l’esposto è indirizzato anche all’AGCM, a tutela dei consumatori onesti ai quali si dovrebbe garantire la massima facilità di accesso agli eventi».

E ha concluso: «Prevediamo che se a partire da luglio da legge sarà effettiva in tutti i suoi paragrafi, 2 biglietti su 3 disponibili sul circuito TicketOne saranno soggetti a nominatività».

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